29 luglio 2009

open tasting event in Molise



For those of you who are around,there will be a free open tasting event which will take place next Tuesday August the 4th, 10.30 in the beatiful old farm of Francesco Travaglini, when he will show his farm and let us taste some of the best genuine products our Molise can offer.
You will be welcome to join us!
Among other things, his buonissimo pecorino cheese, and some bruschette prepared with his own extra virgin olive oil and tomatoes from his field, freshly picked up just for your pleasure. And of course we won't leave without a good glass of wine!
For those of you who are not around, well, this is a good reason to come to Molise!!!! ;-)
Please confirm your participation calling me o with an email.

una tazza di caffè... contro i chilometri zero

Quale miglior testimonial di Antonio Tombolini per sfatare la campagna del chilometro zero, facile trovata giornalistica che in realtà non gioca per niente a favore dei produttori locali?
Con la sua consueta sagacia e incisività Antonio fa osservare la contradditorietà e la ipocrisia del chilometro zero partendo da... una tazzina di caffè!
Grazie a Francesco ( che mi ha ricordato l'intervista e che pure si vede nel video,) e a Liboria Butera per l'intervista.




22 luglio 2009

Spesa a chilometri zero: puzza di protezionismo?


Spesa chilometri zero. Se ne sente parlare molto, in questi giorni.
"E' un modo di concepire la spesa per i prodotti alimentare che fa bene all'ambiente" viene detto.
La "spesa a chilometri zero" è quell'assioma per cui meno chilometri i cibi percorrono prima di giungere sulle nostre tavole, meglio è per l'ambiente. Ultimamente Coldiretti (e nel recente passato anche Slowfood) la sta spingendo molto, quasi fosse la panacea per i problemi dei piccoli produttori.
Ebbene IMHO non lo è, anzi.
Quest'assioma è un assurdo, e l'unica cosa che può portare è grave danno agli agricoltori che ne dovessero essere coinvolti.

  • Punto primo: la presunta "compatibilità ambientale del chilometro zero" è tutta da dimostrare.
Guardate questo grafico, frutto di uno studio del Green Design Institute:


Mostra i consumi energetici e l'inquinamento generato da un acquisto di prodotto online (centinaia o migliaia i km percorsi) e quelli generati da una spesa privata presso mercati locali.
Il motivo arcano di questo sorprendente risultato (la spesa online è più eco-friendly di quella presso mercati locali) è presto chiarito: 100 macchine che si muovono autonomamente per fare una (piccola) spesa in mercati magari distanti qualche km da casa, consumano e inquinano più dei pochi Tir e furgoni usati per il trasporto di grandi quantitativi di merce.

  • Punto secondo: ve l'immaginate cosa succederebbe se la Coldiretti (o chi per essa) ci costringesse (come in effetti oggi sta educatamente invitando a fare) ad acquistare esclusivamente prodotti provenienti entro un raggio di 50km dalle nostre città? Già vedo i veneti, i pugliesi o i campani bloccare i Tir carichi delle nostre prelibatezze molisane al grido "iatevenn!!!"...

Questo si chiama protezionismo. Di quartiere magari, ma dagli stessi fetidi effetti.

19 luglio 2009

L'uso degli accenti sul portale Italia.it: melius abundare...


Per italia.it, il neo mega portalone per la promozione del turismo, la mia città si chiama "Tèrmoli", con l'accento.
Non si finisce mai di imparare.
Probabilmènte prèsto scoprirò che l'accènto và ànche sù Ròma, Venèzia, Ancòna....
;-)

17 luglio 2009

Ricordi italiani di un grande italoamericano: Tony Vaccaro

Sono rimasto rapito dalle parole di Tony Vaccaro, che non avevo mai sentito parlare prima d'ora.
Tony è nato negli USA, figlio di emigranti italiani (di Bonefro, CB) ma ha vissuto la sua infanzia in Italia, per poi tornare, ancora bambino, definitivamente negli USA.
In questa breve intervista descrive i suoi ricordi della sua vita a Bonefro, con una carica comunicativa ed espressiva di cui solo un grande fotografo sa essere capace.
Pochi sono stati in grado di descrivere la bellezza del Molise con questa forza.

10 luglio 2009

Turismo, marketing online e web 2.0: funzionano?


Un paio di riflessioni prese da www.trivagoitalia.blogspot, che meritano profonda meditazione e diffusione :

PURCHE' SE NE PARLI, MA NEL WEB
. Cosi si puo riassumere il momento del marketing turistico alberghiero dove il passaparola online non e' piu' un'opzione, ma un importante strumento di promozione, a costi zero, sforzi minimi, ma con un'unica rihiesta: vietata l'allergia al web e la "webofobia", malattia che colpisce anche le generazioni piu' giovani che non vanno oltre al proprio profilo su Facebook. Chi non riesce ad avvicinarsi a Internet e ai social network perche' non li capisce, perche' pensa che puo' evitarli o perche' non capisce quale sia la relazione con il turismo, viene penalizzato piu' di tutti. Lasciate fare a chi ha un po' di dimestichezza in piu' con la materia, un nipote, uno zio webofilo, un professionista, leggete qualcosa in piu', fate una telefonata, chiedete... in genere siamo tutti molto pazienti, anche a trivago, e ci piace capire come si recepisce una quasi novita' come trivago.

IL LIBRO DEI RICORDI Questo pomeriggio mi e' capitato di parlare con un albergatrice di un paesello vicino a Paestum che mi diceva che i suoi ospiti la recensicono nel suo Libro degli ospiti e che tiene commenti piu' che lusinghieri... "Signora, il libro dei ricordi non serve a nessuno - le ho detto - una parola su carta non va da nessuna parte!". Nel raccontare questa cosa, mi e' venuta addosso una certa tristezza. Ho da qualche parte nella mia casa d'origine diari di viaggio, lettere mai spedite, la classica scatola dei ricordi impolverata, che mi crea certamente emozioni diverse rispetto ad un nuovo post nel mio wall su Faceb., un saluto su Twitt, un vecchio amico che mi contatta su Linkdin, una mail, un mio racconto su un blog... A livello personale, niente e' paragonabile a quello che su carta viene dedicato e condiviso tra due persone, pochi intimi, te e me, me e me. Ma oggi le cose sono cambiate molto e la signora del paesello vicino a Paestum si deve adattare. La "dedica", se c'e' la voglia di scriverla e farla, va fatta online. Fatevi furbi.

07 luglio 2009

Il turismo enogastronomico motore della vacanza in Italia

http://www.elbaworld.com/upload/user_files/prodotti-tipici.jpg
(this post automatically translated in English)

Quattromilaquattrocentosettantuno (4471) : sono i prodotti agroalimentari italiani ottenuti secondo regole tradizionali antiche tramandate nel tempo censiti dalle regioni, che sono disponibili come souvenir o per allietare le tavole dei turisti durante le vacanze.
La ricerca è stata curata da Coldiretti e pubblicata (con l'intera lista dei prodotti) sul supplemento alla Gazzetta Ufficiale n.149 del 30/6/09 (consultabile ancora per poche settimane - e con una pessima navigabilità - sul sito della Gazzetta ufficiale)

il turismo enogastronomico con un valore stimato di 5 miliardi di euro, si conferma il vero motore della vacanza Made in Italy.
La maggioranza degli italiani (50,3 per cento) non si fa infatti mai mancare in vacanza la degustazione delle specialità enogastronomiche locali secondo una analisi Swg.
Comperare direttamente dal produttore è un modo - sostiene la Coldiretti - per garantirsi l’autenticità degli acquisti e non cadere nel rischio dei prodotti taroccati spacciati come tipici del territorio, ma che non hanno in realtà nulla a che fare con la realtà produttiva locale come nel caso dell’offerta di prosciutti di montagna o di campagna spesso provenienti dalla stagionatura di cosce di maiali olandesi.
(fonte: www.avvenire.it)

Cosa possiamo aggiungere? Che, per rappresaglia, ai nostri amici olandesi faremo mangiare capocolli preparati esclusivamente con maiali molisani (sappiamo da chi rifornirci)! :-)
Ad onor del vero, gli amici olandesi non hanno mai , in passato, lesinato il loro apprezzamento per le nostre tipicità!

Ed ecco la lista dei 159 prodotti molisani presenti nella lista Coldiretti: secondo voi ne hanno dimenticato qualcuno?


bevande analcoliche, distillati liquori
1 amaro molisano
2 liquore al latte
3 nocino
4 poncio al caffè
5 poncio

Carni e frattaglie fresche e loro
preparazione
6 capocollo
7 ciccioli (cigoli)
8 coppa (capofreddo)
9 cotechino
10 filetto
11 gelatina
12 guanciale (vrucculare, vrucculeare)
13 involtini di agnello (abbuot' di agnello)
14 la pezzata
15 la signora
16 lardo
17 magliatelle
18 mappatelle
19 misischia (muscisca)
20 misischia di guardialfiera
21 nodi di trippa
22 noglie
23 ntriglio
24 pallotte
25 panpanella
26 prosciutto
27 prosciutto di spalla
28 salsiccia di fegato di maiale
29 salsiccia di maiale
30 salsiccia di maiale di pietracatella
31 soppressata
32 testine di agnello o capretto
33 tocco (neccia secca)
34 torcinelli
35 ventresca arrotolata
36 ventresca tesa
37 ventricina di montenero di bisaccia

formaggi
38 burrino (manteca)
39 caciocavallo
40 caciocavallo di agnone
41 cacio-ricotta
42 caprino
43 formaggio di pietracatella
44 mozzarella di vacca
45 pecorino del matese
46 pecorino di capracotta
47 scamorza molisana
48 stracciata
49 treccia di santa croce di magliano

prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
50 castagne
51 centofoglie (scarola venafrana)
52 cicerchia
53 cipolla di isernia
54 cipollotto
55 composta (a cumposta)
56 fagioli di riccia
57 fagiolo bianco
58 fagiolo scuro
59 farro dicocco molise
60 fichi secchi
61 fungo d'abete
62 gallinaccio
63 lenticchia
64 lessata
65 mais lesso
66 mela limoncella
67 mela zitella
68 olive al naturale (live curvate, olie all'acqua e sale)
69 origano
70 patata lunga di s. biase
71 peperone rosso
72 peperoni sottaceto (paparolesse)
73 pere sottaceto
74 pezzénde
75 pomodori gialli invernali
76 porcino
77 prataiolo
78 scorzone
79 tartufo bianco

paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria
80 abbotta pezziende
81 agrodolce
82 amaretti
83 biscotti con le uova
84 biscotti con seme di anice
85 caciatelli (casciaielli)
86 calzoni
87 campana
88 caragnoli
89 cavatelli o cecatelli (cavatielli)
90 cazatelli (cazzarieglie)
91 ceppellate di trivento
92 ciambella
93 cicelieviti
94 cicerchiata
95 cioffe
96 cocorozzo
97 confetti ricci
98 cuori frolli
99 ferratelle
100 fiadone (r sciatun)
101 frascatielle
102 friselle
103 fusilli
104 la pia
105 le nocche
106 loffe (castagna)
107 mollica di san giuseppe
108 mostaccioli
109 orecchiette (recchietelle)
110 ostie
111 pagnottini (pagnuttoine)
112 pan di spagna
113 pan dolce
114 pandolce del molise
115 pane casareccio
116 pannocchio
117 parrozzo molisano (pane rozzo)
118 pasta imperiale
119 pasta reale
120 pepatelli
121 pezzènde (pzzen't)
122 pigna (buccellato, piccillato)
123 pizza al pomodoro
124 pizza coi cicoli (ciccioli) di maiale
125 pizza di granone (pizza randign, panitte)
126 pizza scimia
127 quaresimali
128 raffaioli
129 ravioli scapolesi
130 riso con il latte
131 rococò
132 rosachitarre (rosacatarre)
133 sagnetelle
134 sanguinaccio
135 savoiardi
136 scarpelle (scrppell, scarpell, pizzell)
137 scattone (tassa, ru scattone)
138 scurpelle di belmonte (is)
139 soffio
140 staielle
141 strufoli
142 tacconelle (taccozze)
143 tagliolini
144 taralli con seme di finocchio
145 torrone del papa
146 tozzetti
147 uccelli (cielli, ciell’arechini, cillucc’)
148 zeppole

prodotti di origine animale (miele, prodotti lattiero caseari di vario tipo escluso il burro)
149 miele

preparazione di pesci, molluschi, crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi

150 baccalà e cavolfiore arracanato
151 cannolicchio
152 gattuccio (a cagnole)
153 polpo essiccato (pulepe sicche)
154 razza quattr'occhi (u cchialine)
155 scapece
156 torpedine marezzata (a martiscene)
157 trigliette essiccate (trejezzole secche)
158 trota fario
159 vongola comune