(italiano più sotto)
In december I went to Milan to pitch my start-up project (www.agrycult.com in partnership with Francesco Travaglini) before a jury of experts who will eventually decide which, among the projects presented, will be endorsed and financed.
It is a competition for entrepreneurs called Working Capital, and similar to the many already taking place in USA, UK, France and other "developed" countries (Techcrunch50, Seedcamp, LeWeb, to name a few). It is sponsored by Telecom Italia with a few million €.
In one of my post a few weeks ago I was complaining about the venture capital situation here in Italy. I quote again Mike Butcher from Techcrunch:
"There are almost literally no VCs in Italy, and what investors there are tend to to be Angels or corporate investors only interested in e-commerce startups which hit revenues almost from the word go. Web 2.0 style startups are almost completely non-existent there. CrunchBase lists only a handful of companies, although of course that’s probably not definitive."
Well this competition shows that at least something in Italy is moving and, more importantly, that there are hundreds, thousands of aspiring innovative entrepreneurs who are responding well and lively to these spurs.
A Country has to believe in its best asset: its young innovative entrepreneurs. Otherwise, they or they will go abroad to look for better opportunities or, worse, they could not have the opportunity or will to develop their potential, anymore (simply because, for example, they must accept a compromise-job to get a living).
And in a country like Italy we cannot afford also this waste.
*************************************************A dicembre sono stato a Milano, alla Bocconi, a presentare il mio progetto di start-up (www.agrycult.com in partnership with Francesco Travaglini) a una giuria di esperti che deciderà quali dei progetti presentati meriteranno di essere seguiti e finanziati.
E' una sorta di gara tra imprenditori che si chiama Working Capital, simile alle molte altre già consolidate da anni in USA, UK, Francia e altri paesei c.d. "sviluppati" (Techcrunch50, Seedcamp, LeWeb, tanto per citarne qualcuna).
Qualche settimana fa commentavo in un mio post la problematica situazione in Italia relativa al venture capital (e in generale al credito non concesso ai giovani imprenditori).
Mike Butcher (noto esperto del settore) su TechCrunch - il sito internazionale di riferimento per progetti imprenditoriali innovativi - arriva a dire addirittura che in Italia il venture capital praticamente non esiste.
Beh, questa gara dimostra che almeno qualcosa in Italia si sta muovendo e, ancor più importante a mio avviso, che nel nostro paese ci sono centinai, migliaia di aspiranti imprenditori innovativi che rispondono con vigore ed entusiasmo all'appello e agli stimoli di queste competizioni (ho conosciuto colleghi provenienti dalla Sicilia -a spese loro).
Un Paese ha il dovere di credere e investire sul proprio patrimonio più importante: i suoi imprenditori più giovani e innovativi.
Altrimenti questi stessi giovani potrebbero cercarsi migliori occasioni all'estero (sta succedendo purtroppo sempre più spesso con i nostri migliori cervelli) o, peggio, non avere mai più l'opportunità di sviluppare il loro potenziale umano (per esempio, perché sono costretti a guadagnarsi da vivere con quel poco che il mercato offre loro).
E in un paese di sprechi come l'Italia, questo spreco sarebbe il più odioso di tutti.