22/12/06 -BELGIO ADDIO, SI VA IN MOLISE
Il sogno di due turisti per caso Adrian e Hildegard, nati e sempre vissuti in Belgio, decidono di abbandonare tutto per trasferirsi nella nostra regione di cui fino al 2004 non conoscevano neppure l’esistenza. In primavera apriranno a Morrone “La Casa Molisana”, un ristorante-albergo dove accoglieranno ospiti internazionali desiderosi di riscoprire genuinità e riposo: “Se qualcuno cerca relax e genuinità, questo è il posto giusto”
Perché due persone a un certo punto della loro vita – nel bel mezzo della loro vita - decidono di chiudere col passato e invece di andarsene in qualche appagante isola tropicale o in qualche romantico villaggio della Provenza decidono di trasferirsi in Molise? E perché scelgono proprio Morrone? E, soprattutto, perché lo fanno se qui non conoscono nessuno e, fino a qualche tempo fa, non sapevano neppure che esistesse questa regione? Domande a cui Adrian e Hildegard rispondono con molto orgoglio, entusiasti della scelta fatta, convinti che una decisione così ha a che fare con quelle sensazioni che riguardano l’anima e il mondo di intendere la vita delle persone. Quelle sensazioni che, viste con occhi estranei, possono aiutare a capire qualcosa di più, nel bene e nel male, della terra in cui si vive. Qualche anno fa Adrian ed Hildegard speravano di poter, un giorno, cambiare vita: mollare casa e lavoro, in Belgio - dove sono nati e hanno sempre vissuto -, per aprire in Italia un piccolo albergo con un ristorante. Adrian ha cinquant’anni ed è responsabile di un’industria chimica nei pressi di Maarkedal, una cittadina della Fiandra occidentale dove vive con Hildegard, che ha 45 anni ed è casalinga. In passato, durante i periodi di vacanza i due sono stati spesso in Italia: Toscana, Umbria, Veneto, Lombardia, Piemonte. E nel 2004, mentre erano in viaggio per la Sicilia hanno deciso di passare dal Molise per trovare un amico, Hanns, conosciuto qualche mese prima ad Utrecht, in Olanda, alla fiera della seconda casa, dove Hanns aveva allestito uno stand in cui presentava il Molise. Per moglie e marito, nonostante i numerosi viaggi in Italia, la piccola regione del Sud rimaneva sconosciuta e misteriosa: «Noi del Molise non avevamo mai sentito parlare, non sapevamo nemmeno dove e cosa fosse – spiega Adrian in perfetto italiano, imparato nei corsi serali - Ma eravamo rimasti molto colpiti dalle parole di Hanns, che ci aveva invitato a fargli visita a Bonefro». E così mentre erano in viaggio ad un certo punto hanno deciso di cambiare percorso e hanno raggiunto l’amico che li ha ospitati per un paio di giorni. Poi sono ripartiti per la Sicilia, ma dopo qualche giorno sono ritornati di nuovo in Molise. C’era qualcosa che li aveva particolarmente colpiti: «A Morrone avevamo visto una casa bellissima – spiega Hildegard, che come il marito ha seguito un corso di italiano – Era tutta in pietra, circondata da un giardino. E’ stato amore a prima vista, e quella casa volevamo vederla di nuovo». Poi l’hanno voluta scoprire altre volte: nel 2005, infatti, anche solo per qualche giorno, Adrian e Hildegard sono tornati «per vedere la natura di questo posto nelle varie stagioni dell’anno». Alla fine, nel dicembre del 2005, dopo dubbi e ripensamenti hanno deciso di comprare quella vecchia casa colonica alle porte di Morrone dove cent’anni fa c’era un mulino, e di realizzare così quel sogno che avevano rimandato per tanti anni. Anche se i genitori erano un po’ contrari, e più di qualche amico ha continuato a dissuaderli: «E’ un po’ azzardato trasferirsi lì». Ormai, però, nessuno può più distoglierli dal loro proposito. Dicono di essere rimasti colpiti da due cose: dalla gente, molto disponibile e cordiale, ma soprattutto dalla natura. «Anche noi in Belgio abbiamo un ambiente molto bello, e ne siamo davvero orgogliosi, ma non c’è l’atmosfera, i colori, la quiete e l’armonia che si vive qui e che probabilmente la gente del posto nemmeno sa di avere. E’ un grande patrimonio, che andrebbe valorizzato e tutelato». Nei mesi scorsi, dopo l’estate, Adrian e Hildegard hanno venduto casa in Belgio e utilizzato quei soldi per acquistare e ristrutturare il casale. A fine gennaio si sono trasferiti in Molise e ad aprile inaugureranno il ristorante-albergo “La casa Molisana”, un ristorante con un piccolo albergo di 4 camere. Hanno già le idee molto chiare su come valorizzare i piatti della cucina locale che, sembrerà paradossale, saranno preparati da una cuoca del posto, Teresa, e da un’aiutante olandese, Ramon, anche lui affascinato dalla bellezza del nostro territorio molisano. E anche lui in procinto di lasciarsi alle spalle la sua vita olandese. Loro sono convinti che anche in regione possa svilupparsi il filone del cosiddetto “turismo sostenibile”, destinato a pochi, anche se non ci sono città d’arte e le infrastrutture sono carenti: «Se qualcuno cerca relax, distrazione e genuinità, il Molise è il posto giusto».
Perché due persone a un certo punto della loro vita – nel bel mezzo della loro vita - decidono di chiudere col passato e invece di andarsene in qualche appagante isola tropicale o in qualche romantico villaggio della Provenza decidono di trasferirsi in Molise? E perché scelgono proprio Morrone? E, soprattutto, perché lo fanno se qui non conoscono nessuno e, fino a qualche tempo fa, non sapevano neppure che esistesse questa regione? Domande a cui Adrian e Hildegard rispondono con molto orgoglio, entusiasti della scelta fatta, convinti che una decisione così ha a che fare con quelle sensazioni che riguardano l’anima e il mondo di intendere la vita delle persone. Quelle sensazioni che, viste con occhi estranei, possono aiutare a capire qualcosa di più, nel bene e nel male, della terra in cui si vive. Qualche anno fa Adrian ed Hildegard speravano di poter, un giorno, cambiare vita: mollare casa e lavoro, in Belgio - dove sono nati e hanno sempre vissuto -, per aprire in Italia un piccolo albergo con un ristorante. Adrian ha cinquant’anni ed è responsabile di un’industria chimica nei pressi di Maarkedal, una cittadina della Fiandra occidentale dove vive con Hildegard, che ha 45 anni ed è casalinga. In passato, durante i periodi di vacanza i due sono stati spesso in Italia: Toscana, Umbria, Veneto, Lombardia, Piemonte. E nel 2004, mentre erano in viaggio per la Sicilia hanno deciso di passare dal Molise per trovare un amico, Hanns, conosciuto qualche mese prima ad Utrecht, in Olanda, alla fiera della seconda casa, dove Hanns aveva allestito uno stand in cui presentava il Molise. Per moglie e marito, nonostante i numerosi viaggi in Italia, la piccola regione del Sud rimaneva sconosciuta e misteriosa: «Noi del Molise non avevamo mai sentito parlare, non sapevamo nemmeno dove e cosa fosse – spiega Adrian in perfetto italiano, imparato nei corsi serali - Ma eravamo rimasti molto colpiti dalle parole di Hanns, che ci aveva invitato a fargli visita a Bonefro». E così mentre erano in viaggio ad un certo punto hanno deciso di cambiare percorso e hanno raggiunto l’amico che li ha ospitati per un paio di giorni. Poi sono ripartiti per la Sicilia, ma dopo qualche giorno sono ritornati di nuovo in Molise. C’era qualcosa che li aveva particolarmente colpiti: «A Morrone avevamo visto una casa bellissima – spiega Hildegard, che come il marito ha seguito un corso di italiano – Era tutta in pietra, circondata da un giardino. E’ stato amore a prima vista, e quella casa volevamo vederla di nuovo». Poi l’hanno voluta scoprire altre volte: nel 2005, infatti, anche solo per qualche giorno, Adrian e Hildegard sono tornati «per vedere la natura di questo posto nelle varie stagioni dell’anno». Alla fine, nel dicembre del 2005, dopo dubbi e ripensamenti hanno deciso di comprare quella vecchia casa colonica alle porte di Morrone dove cent’anni fa c’era un mulino, e di realizzare così quel sogno che avevano rimandato per tanti anni. Anche se i genitori erano un po’ contrari, e più di qualche amico ha continuato a dissuaderli: «E’ un po’ azzardato trasferirsi lì». Ormai, però, nessuno può più distoglierli dal loro proposito. Dicono di essere rimasti colpiti da due cose: dalla gente, molto disponibile e cordiale, ma soprattutto dalla natura. «Anche noi in Belgio abbiamo un ambiente molto bello, e ne siamo davvero orgogliosi, ma non c’è l’atmosfera, i colori, la quiete e l’armonia che si vive qui e che probabilmente la gente del posto nemmeno sa di avere. E’ un grande patrimonio, che andrebbe valorizzato e tutelato». Nei mesi scorsi, dopo l’estate, Adrian e Hildegard hanno venduto casa in Belgio e utilizzato quei soldi per acquistare e ristrutturare il casale. A fine gennaio si sono trasferiti in Molise e ad aprile inaugureranno il ristorante-albergo “La casa Molisana”, un ristorante con un piccolo albergo di 4 camere. Hanno già le idee molto chiare su come valorizzare i piatti della cucina locale che, sembrerà paradossale, saranno preparati da una cuoca del posto, Teresa, e da un’aiutante olandese, Ramon, anche lui affascinato dalla bellezza del nostro territorio molisano. E anche lui in procinto di lasciarsi alle spalle la sua vita olandese. Loro sono convinti che anche in regione possa svilupparsi il filone del cosiddetto “turismo sostenibile”, destinato a pochi, anche se non ci sono città d’arte e le infrastrutture sono carenti: «Se qualcuno cerca relax, distrazione e genuinità, il Molise è il posto giusto».
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