10 luglio 2009

Turismo, marketing online e web 2.0: funzionano?


Un paio di riflessioni prese da www.trivagoitalia.blogspot, che meritano profonda meditazione e diffusione :

PURCHE' SE NE PARLI, MA NEL WEB
. Cosi si puo riassumere il momento del marketing turistico alberghiero dove il passaparola online non e' piu' un'opzione, ma un importante strumento di promozione, a costi zero, sforzi minimi, ma con un'unica rihiesta: vietata l'allergia al web e la "webofobia", malattia che colpisce anche le generazioni piu' giovani che non vanno oltre al proprio profilo su Facebook. Chi non riesce ad avvicinarsi a Internet e ai social network perche' non li capisce, perche' pensa che puo' evitarli o perche' non capisce quale sia la relazione con il turismo, viene penalizzato piu' di tutti. Lasciate fare a chi ha un po' di dimestichezza in piu' con la materia, un nipote, uno zio webofilo, un professionista, leggete qualcosa in piu', fate una telefonata, chiedete... in genere siamo tutti molto pazienti, anche a trivago, e ci piace capire come si recepisce una quasi novita' come trivago.

IL LIBRO DEI RICORDI Questo pomeriggio mi e' capitato di parlare con un albergatrice di un paesello vicino a Paestum che mi diceva che i suoi ospiti la recensicono nel suo Libro degli ospiti e che tiene commenti piu' che lusinghieri... "Signora, il libro dei ricordi non serve a nessuno - le ho detto - una parola su carta non va da nessuna parte!". Nel raccontare questa cosa, mi e' venuta addosso una certa tristezza. Ho da qualche parte nella mia casa d'origine diari di viaggio, lettere mai spedite, la classica scatola dei ricordi impolverata, che mi crea certamente emozioni diverse rispetto ad un nuovo post nel mio wall su Faceb., un saluto su Twitt, un vecchio amico che mi contatta su Linkdin, una mail, un mio racconto su un blog... A livello personale, niente e' paragonabile a quello che su carta viene dedicato e condiviso tra due persone, pochi intimi, te e me, me e me. Ma oggi le cose sono cambiate molto e la signora del paesello vicino a Paestum si deve adattare. La "dedica", se c'e' la voglia di scriverla e farla, va fatta online. Fatevi furbi.

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