10 ottobre 2009

The line between good and bad business behaviour - Affari buoni e affari cattivi



(italiano più sotto)

My friend and business partner Francesco, a local olive oil and cheese maker, started a few days ago harvesting of his olive trees.
He talks about this in his last post (you can read it here in Italian and here in English automatic translation), saying straight (without hiding) that the harvest this year will have problems: part of the trees took a disease, due to the particular climatic condition of this summer, which will eventually lower the quantity and slightly alter the flavour of his product (though not substantially).
Now I will explain why, in my opinion, this post is good news and not bad news.
Think about it yourself, why should Francesco be so CRAZY to tell you (his potential customer) about the problems of his oil?
Well, my answer is because he's different, like his oil.
Almost nobody out there is telling you the truth. Maybe other producers' trees can't get diseases? Maybe their product is always good and has the same flavour each year?
Well, it may be so, but certainly not for "natural" reasons...
Otherwise, we could not explain incredible discoveries between the shelves of our supermarket like these and these.
Francesco is different because he puts his face in his business and tells and show you straight (in his blog) what making olive oil truly means, good and the bad.

The thing is, when we go after buying an olive oil bottle, maybe heavily advertised on TV as "perfect, delicious, genuine", we want to know who's behind that label.
Because there are few who are telling the truth, and whom we can trust.

Update 14 october 2009: Paul, a Dutch importer, wrote this insightful comment to my post:

I like your blog but...
The information from this English consumer test is what you can expect from average consumers. The less an olive oil taste the more they will like it. This is the case in The Netherlands and I think even more in the UK.
The German test is more serious.
If you want to compare olive oil one should also check when it was bottled, how it was produced - hydraulic, one or 2-phase centrifuge and the type ove olives.
You cannot compare Ligurian old-fashioned hydraulic style oil with Sicilian centrifuged oil - it is amazing that the term "cold pressed" is used for the oil that isn't pressed at all.
It is a pity that even Slowfood isn't interested in the way the oil is made.
As you can understand I'm an old-fashioned guy who support old traditions.
Kind regards,
Paul



Francesco Travaglini (disclaimer: amico mio, con cui sto realizzando alcuni progetti) ha cominciato qualche giorno fa la raccolta delle olive.
Nel suo dettagliato resoconto (che potete leggere qui) senza mezzi termini vi dice che quest'anno la raccolta avrà problemi, spiegandone esattamente i motivi e le conseguenze (negative).
Però io vorrei dirvi perchè, secondo me, il suo post è comunque una bella notizia.
Pensateci un attimo: perchè Francesco dovrebbe dire a voi (potenziali acquirenti) che questa non è stata una buona annata?!
Beh, la mia risposta è: perchè il produttore Francesco è diverso dagli altri produttori, come del resto l'olio che produce.
Perchè la maggioranza dei produttori (ma non tutti, per fortuna), sopratutto i grossi, non vi dice la verità, o vi dice vere e proprie balle, come queste.
Forse che gli atri produttori non si beccano i parassiti della pianta? Forse che il loro olio ha sempre lo stesso identico e "genuino" sapore tutti gli anni?
Può essere, ma certamente non per motivi "genuini".
Altrimenti, non si spiegherebbero le incredibili scoperte fatte nei nostri supermercati come questa e questa.
Il produttore Francesco è diverso, perchè in quello che fa ci mette la sua faccia, oltre che la sua passione, scrivendo per filo e per segno quello che succede nel suo oliveto tramite il blog.

Allora quando compriamo una bottiglia di olio, magari una di quelle pubblicizzate come italiane (anche se sono spagnole) cerchiamo di andare oltre l'etichetta e capire chi/cosa c'è dietro, e scegliere di conseguenza.

Perchè ci sono (pochi) produttori che dicono la verità, e di cui ci possiamo fidare.

1 commento:

  1. In realtà è davvero un'annata pessima, ci saranno seri problemi per arrivare a produrre oli di qualità in Molise. Poi dopo le trombe d'aria di questi giorni moltissime olive sono cadute a terra.
    Purtroppo sono stato ottimista nel pensare ad un 50% della produzione: probabilmente saremo al 40%, abbiamo venduto molte olive danneggiate restando al palo con la produzione di olio.
    Domani inizieremo la raccolta negli oliveti sani, quello di Carpineto in particolare non ci ha tradito per fortuna
    Grazie per la stima ;-)

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