Altro straordinario protagonista, che si presenterà al pubblico di Amsterdam è....
la Carrese di San Martino in Pensilis!
Qui una bella presentazione, dal sito del comune.
Tutto cambia e si ripresenta sotto diversi aspetti, si rinnovano le primavere e le generazioni, ma la Corsa dei Carri, da otto secoli, continua ad essere sempre la stessa, e continua ad appassionare il popolo Sammartinese e le migliaia di molisani e turisti che la animano e la vivono. La leggenda narra che i signori di San Martino e degli altri paesi vicini andarono a caccia verso il mare fra le boscaglie dove anticamente sorgeva la antica e nobile Cliternia e, più tardi, il Monastero di San Felice. Qui ad un tratto i cavalli si inginocchiarono senza volersi più muovere e i Signori, scavando, trovarono il corpo di San Leo, famoso Santo monaco benedettino. Ogni Signore si contendeva la paternità del ritrovamento per poterlo portare nel proprio feudo, tanto da venire quasi alle armi. Affidandosi alla fine alla decisione del Vescovo di Larino, misero il corpo su un carro trainato da buoi che, lasciato libero a sè stesso e alla volontà del Santo, scelse alla fine di fermarsi a San Martino. Così da secoli, ogni anno, verso la metà di marzo, iniziano gli allenamenti dei buoi, dei cavalli e dei cavalieri, che continuano fino al 30 Aprile, giorno della vera e propria corsa.
Le discussioni sulla scelta dei buoi e dei cavalieri si animano per tutto il mese di Aprile. Ma il 29 Aprile i giochi sono fatti, incomincia la festa ed inizia l'azione con i partigiani dell'uno e dell'altro Carro che si recano a Ramitelli per sistemare al meglio la strada della corsa. Si "Lauda" la strada e si ritorna festosamente in Paese e ci si dà l'ultima carica psicologica. La stessa sera del 29 Aprile sia i giovani che i vecchi componenti del Carro, con alcuni "cantatori", si recano davanti alla Chiesa madre ad intonare l'inno della Carrese per ingraziarsi il Santo, fra il frastuono dei botti e dei fuochi d'artificio. Il 30 Aprile mattina, ricevuta la benedizione del Sacerdote, i carri si avviano prima al punto del cambio e poi fino a Ramitelli, luogo della partenza. I cavalieri si raggruppano attorno al Carro, regna un grande silenzio rotto solo dal colpo di pistola che dà il via. In un attimo i Carri, che erano con i buoi rivolti verso il mare, vengono fulmineamente girati e la corsa inizia a grande velocità, con un concerto di animali e di uomini unico, che danno sè stessi per arrivare al Tratturo dell'antica Transumanza, dove avviene la "svicita", che consiste nel cambio dei buoi e dei cavalli ormai esausti dopo i primi 4 chilometri e più di corsa con altri più freschi.
Tutto avviene nello spazio di pochi minuti senza che il Carro si fermi perché, appena sganciati i buoi stanchi, esso viene portato a braccio fino al luogo dove vengono aggiogati i buoi freschi. E poi, via verso il traguardo in paese! Dopo pochi minuti si distinguono già i due Carri che velocemente si avvicinano alla salita della Marina, ultimo insidioso ostacolo della corsa. E, quando fanno la loro apparizione in paese, c'è tensione e nervosismo misti a polvere e sudore. La fatica e le aspettative di un anno sono ripagati dagli applausi della folla e, per chi vince, dall'onore di poter portare il Santo protettore in processione. Dopo la corsa iniziano i commenti, i "se...", i "ma...", gli sfotto’ di chi ha vinto. Il primo di Maggio i Carri che si erano dati battaglia il giorno prima, come a significare che bisogna "depositare le armi e i rancori", vengono addobbati di stoffe preziose e colorate e di fiori profumati, e vanno a rendere omaggio al Santo; poi girano per il Paese per "laudare" amici e parenti, dai quali, davanti alle proprie case, ricevono cibo e vino. Il giorno seguente, il 2 Maggio, è la Festa di San Leo. Dopo la messa solenne, il busto d'argento, con le ossa del Santo, e la statua vengono portati in processione per tutto il paese. Il Carro vincente ha l'onore di portare il busto d'argento e il sacerdote. Le serate dei tre giorni di festa vengono allietate da spettacoli musicali. La fine della Carrese è sancita da magnifici fuochi d'artificio.
Nessun commento:
Posta un commento